(21 marzo 2015) Questo appello è stato letto e approvato il 16 marzo scorso alla riunione del Comitato cagliaritano “25 Aprile”. Lo rendiamo pubblico e ci piacerebbe riflettere insieme sui suoi sviluppi concreti. La Festa della Liberazione è vicina ma speriamo di andare oltre l’appuntamento contingente.
– Prima e dopo il “25 Aprile” con gli studenti e le giovani generazioni davvero protagonisti. Iniziamo dal 70esimo e continuiamo. Ce lo siamo già detti e lo abbiamo già condiviso: le liturgie e le commemorazioni fini a se stesse non hanno alcuna efficacia, non servono a coinvolgere altri più distratti, non hanno più molto senso nel 2015, se non profondamente integrate da linguaggi più adeguati al tempo.
La finalità principe da raggiungere è quella di trasmettere un complesso sistema di valori/contenuti/strumenti culturali e tanto altro scaturito dalle parole chiave Libertà, Democrazia, Antifascismo, Resistenza, oggetto, siamo sempre convinti, di costante e preoccupante dilavamento.
L’esigenza è sempre più forte laddove i testimoni diretti del ’43/’45 sono sempre meno, laddove le istituzioni non ripongono più troppe risorse (e non ci riferiamo solo a quelle finanziare) per questo scopo, laddove anche il baluardo della militanza si fa sempre più sottile. Laddove l’esercizio stesso di quella Democrazia nata da quella Resistenza si fa sempre più complicato, distante e nebuloso.
C’è tanto da fare. E allora, perlomeno, lanciamo (e rilanciamo) una piccola proposta concreta, impegnandoci a realizzarla e mettendo al centro la partecipazione dei nostri interlocutori privilegiati. “Noi tutti facciamo un passo indietro e lasciamo che siano gli studenti a parlare, quelli che a gran voce dichiariamo essere i primi fruitori del messaggio di libertà”, avevamo scritto il 26 aprile scorso.
Prepariamo una mostra, un cortometraggio, un percorso didattico, naturalmente discutendo e coinvolgendo da domani scuole e insegnanti. E il prossimo “25 Aprile”, sul palco a Cagliari, facciamo raccontare da ragazze e ragazzi il loro impegno per costruire e rafforzare un futuro di libertà.
Walter Falgio, Laura Stochino, Vito Biolchini, Michela Caria