Archivio mensile:Febbraio 2012

Sullo studio delle foibe

(17 febbraio 2012) Un recentissimo articolo dello storico triestino, Raoul Pupo, pubblicato sulla rivista «Passato e presente» (XXIX, 2011, numero 84) porta un contributo prezioso alla comprensione del tema “foibe” e dintorni. Pupo, peraltro autore nel 2003 con Roberto Spazzali di uno dei saggi fondamentali sull’argomento e grande esperto del fenomeno, ha il pregio di essersi districato in un terreno minato soprattutto dall’uso politico della storia, dai fanatismi ideologici e dalle inconciliabili contrapposizioni della memoria, con onestà e rigore intellettuale.

Suggerisco dunque questa lettura a chi ricerca un approccio senza pregiudizi al problema “foibe” e a chi non si accontenta delle ricostruzioni abbozzate, inesatte o per slogan. Pupo chiarisce prima di tutto che il tema foibe non è né taciuto né nascosto dalla storia e anzi, «quando si è cominciato a fare sul serio», cioè dalla fine degli anni Ottanta, i risultati sono arrivati quasi subito. Il riferimento dell’autore è in primis al volume collettaneo curato da Giampaolo Valdevit e pubblicato da Marsilio nel 1997. Un’opera voluta dall’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia. Non a caso. Perché proprio la catena degli Istituti facente capo all’Insmli ha promosso prima di tanti e con particolare energia la ricerca storica sulle foibe.

La disamina di Pupo si sofferma quindi sugli approfondimenti recenti dell’indagine storiografica sotto svariati profili. Per esempio riguardo al ruolo organizzato svolto nelle repressioni ai danni degli italiani del 1943 e del ’45 dalla polizia politica jugoslava; al raffronto con i crimini fascisti perpetrati nei territori jugoslavi occupati e italiani ad alta densità partigiana dall’aprile del 41; all’analisi dei contributi scientifici croati e sloveni e all’uso delle loro fonti; all’atteggiamento della storiografia ufficiale jugoslava; alle ripercussioni psicopatologiche della violenza “foibe”.

Il tutto naturalmente integrato da una puntuale bibliografia che parzialmente riporto quale guida essenziale per orientarsi in un ambito accidentato, carico di retorica e di strumentalizzazioni.

Pupo, Trieste ’45

Pirjevec, Foibe. Una storia d’Italia

Accati, Cogoy, Il perturbante nella storia

Apih, Le foibe giuliane

(walter falgio)

A Nuraminis la cultura in frontiera

(6 febbraio 2012) Complimenti a Giampaolo Salice e all'associazione Khorakhané per aver trovato la forza di organizzare la seconda edizione del corso "Storia e Storie". Complimenti per il coraggio e la determinazione a volere promuovere (con risorse scarse o nulle) cultura, storia, oggi. E dove? A Nuraminis. L'anno scorso hanno seguito in cinquanta. Decisamente un successo. Quest'anno si ripete, sul tema articolato e complesso "Sardegna e Risorgimento".

"Studiosi di diverse discipline – compreso il sottoscritto, e quindi mi scuso per il pesantissimo conflitto di interessi – illustreranno tempi e modi con i quali il liberalismo romantico e nazionalista si è diffuso in Sardegna facendo dell'isola una delle protagoniste della costruzione dell'idea nazionale, sia sarda che italiana".

Pertanto si tratta di storia sarda, in un luogo dove le occasioni di confronto culturale sono molto rare e se ne parla con gli storici (molti giovani ricercatori, altro merito dell'iniziativa). Conflitti e vantaggi del processo di unificazione nell'isola: un dibattito che nel 150esimo dell'Unità è ritornato in auge. Il liberale, deputato del Regno, Giovanni Siotto Pintor, inizialmente a favore della Fusione perfetta, poi critico, al punto da rivedere anche radicalmente le sue posizioni, nella Storia civile dei popoli sardi scriveva: "Errammo tutti volendo, adolescenti ancora, misurarci coi popoli di attività compiuta". "Non potevamo – continuava Siotto Pintor – in pochi lustri apprendere l'arte di volare".

Oltre agli aspetti positivi dell'unificazione – annunciano gli organizzatori di Khorakhané – a Nuraminis si affronterà anche il tema delle contraddizioni "che hanno costituito la radice di un rivendicazionismo prima autonomista, e oggi sempre più convintamente indipendentista".

Altra bella idea: tutte le lezioni del corso saranno registrate e ritrasmesse da Unica Radio,
la web radio degli studenti universitari di Cagliari. Le lezioni saranno inoltre liberamente scaricabili in formato podcast all'indirizzo www.unicaradio.it.

(walter falgio)

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