L'isola raccontata da Gaspare Finali
Dall'esilio in Sardegna alle istituzioni del regno
L'ultimo saggio della collana dell'Issasco per FrancoAngeli "Sardegna Contemporanea"
Il libro esplora l’esperienza del cesenate Gaspare Finali esule-lavoratore in Sardegna e propone profili di lettura e di analisi del suo straordinario percorso biografico. L’incarico in qualità di capo contabile della Società Industriale Agricola a Macomer rappresentò un’occasione di crescita culturale e umana tutt’altro che irrilevante. Siamo alla vigilia dell’unità d’Italia e Finali, giovane patriota risorgimentale, dopo la parentesi sarda contribuirà al processo di edificazione istituzionale del nuovo Stato. Dapprima nei governi provvisori e alla Camera, poi al ministero dell’Interno e alle Finanze. Un cammino importante che lo condurrà ai vertici delle magistrature contabili e del Senato del Regno. L’uomo politico romagnolo non è stato “soltanto” ministro, sindaco, giurista, parlamentare e presidente della Corte dei conti, ma ha trovato anche il tempo di coltivare la vocazione per la storia e per la letteratura. Il racconto di una vita di passione e di impegno è quindi confluito nelle sue Memorie dalle quali è tratta la suggestiva testimonianza del periodo trascorso in Sardegna.

Gli ultimi articoli
Migrazioni, colonie agricole e città di fondazione in Sardegna (2021)
Migrazioni, colonie agricole e città di fondazione in Sardegna a cura di Sandro Ruju, FrancoAngeli editore, è il terzo volume della collana dell’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo, Sardegna Contemporanea.
La resistenza di Geppe. Diario di un giovane sardo che scelse di combattere per la liberta' e la democrazia (2021)
La resistenza di Geppe. Diario di un giovane sardo che scelse di combattere per la libertà e la democrazia, di Antonio Garau, a cura di Walter Falgio, Soter editrice.
La resistenza di Geppe: il diario di un partigiano
A settembre scorso le memorie del partigiano Nino Garau sono state date alle stampe. Il volumetto, in tiratura limitata, per i tipi della Soter editrice di Villanova Monteleone, è stato accolto nella “piccola collana di memorie” curata da Salvatore Tola.
Quel giorno che il calciatore Bruno Neri futuro partigiano Berni rifiutò il saluto romano
Partigiano e calciatore: il faentino Bruno Neri è divenuto celebre soprattutto per un’immagine. Firenze, 10 settembre 1931, qualche giorno prima dell’inaugurazione ufficiale nel nuovo stadio della squadra viola costruito dal presidente di allora Luigi Ridolfi, si tiene un’amichevole con il Montevarchi.
La storia rimossa dei bibelforscher, i testimoni di Geova perseguitati dal nazismo
Claudio Vercelli, torinese, docente di storia dell’ebraismo all’università Cattolica di Milano, studioso dell’Europa contemporanea, dei totalitarismi novecenteschi e del Medio Oriente, racconta la vicenda dei Bibelforscher, gli studenti biblici, i testimoni di Geova perseguitati dal nazismo. L’intervista è stata pubblicata in forma ridotta sulla testata B-Hop magazine. Qui segue la versione integrale.
Geppe e il suo fiume
Il fiume Panaro bagna Spilamberto e quelle pietre accanto alla foto di Nino Garau e sopra la sua bara provengono dalle sue sponde. Le ha portate a Cagliari il 16 luglio Umberto Costantini, il sindaco del paese emiliano, e accompagneranno il viaggio del partigiano. Quel fiume che nasce negli Appennini e confluisce nel Po verso nord era un luogo molto familiare per Nino. Ce ne parlava spesso con dovizia di dettagli sulla conformazione delle anse e sul corso attorno al territorio di Spilamberto.
Ciao Nino
Il comandante partigiano Nino Garau, nome di battaglia Geppe, è morto questa sera, 12 luglio, nella sua casa di Cagliari. Avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 12 dicembre. Ci lascia un antifascista combattente e un caro amico con il quale abbiamo condiviso decine di chiacchierate, conferenze, incontri in tante scuole, teatri, Comuni della Sardegna.
A proposito di targhe, capperi e simboli del passato
Si fa un gran parlare del “passato che non passa” nei simboli, nella toponomastica, nella statuaria che richiama dittature, violenza coloniale, razzismo. Sul tema si è aperto un dibattito internazionale stavolta stimolato dalla morte violenta di George Floyd ma che a cicli e da decenni investe il confronto culturale.
Un ricordo di Sergio Siglienti
(27 maggio 2020) Sergio Siglienti, intellettuale e banchiere sassarese, è mancato a Milano il 24 maggio scorso all’età di 94 anni. Ospito con grande piacere questo ricordo dello storico dell’economia, Alessandro Mignone.
L’isola dei militari
L’arcipelago del movimento antibasi sardo è un’aggregazione trasversale e sfaccettata che interpreta un sentimento diffuso e si radica in uno specifico contesto territoriale e culturale: «‘Resistenza’ al colonialismo significava di più che semplice resistenza al dominio degli italiani. Come molte isole, e secondo una valutazione antica di secoli, se non di millenni, la Sardegna era ritenuta strategicamente importante. Inoltre, con le grandi estensioni di terra sottopopolata era il luogo ideale per l’addestramento militare»
